Programmazione energetica
La nuova programmazione per la transizione energetica e la decarbonizzazione, a poco più di due anni dall’approvazione - da parte del Consiglio Regionale con la Deliberazione XI/1445 del 24 novembre 2020 – dell’Atto di indirizzi per il nuovo Programma Regionale Energia Ambiente e Clima (PREAC), si trova nel mezzo di un contesto in rapida evoluzione, in cui le variabili tecnologiche, ambientali, climatiche, economiche e sociali sono strettamente interrelate e determinano situazioni di particolare complessità.
Il PREAC approvato nel dicembre 2022 – approvazione con dgr 7553 del 15 dicembre 2022 e pubblicazione sul BURL n. 52 S.O. del 27 dicembre 2022 - è interprete di una programmazione inclusiva delle diverse dimensioni prima richiamate, cui si aggiungono, confermando la sua centralità e la sua criticità, la dimensione della sicurezza del sistema energetico e la correlata diversificazione delle fonti di approvvigionamento, nel rispetto del principio di neutralità tecnologica e di un corretto mix energetico di fonti di produzione.
Programmazione flessibile e capace di adattarsi alla rapida evoluzione in corso
La nuova programmazione energetica è flessibile e rimane strettamente aderente alla realtà in continuo e rapido cambiamento, pur nel quadro chiaro di prospettiva della transizione energetica e soprattutto di una profonda opera di decarbonizzazione del sistema socioeconomico. Nei numeri e nella qualità delle azioni di trasformazione dell’economia e della società, il PREAC deve affermare un modello di benessere in grado di contrastare i cambiamenti climatici, consolidare il miglioramento della qualità dell’aria, generare nuove opportunità di sviluppo economico, dare fondamento alla completa accessibilità al mercato ed ai servizi energetici.
Il paradigma lombardo
Il PREAC ha l’ambizione di rivoluzionate le modalità e i percorsi con cui si intende raggiungere gli obiettivi: il nuovo paradigma lombardo prende in prestito dall’emergenza il verbo “propagare”, e ne declina una prospettiva innovativa per la programmazione energetico-climatica.
La programmazione energetica diventa epicentro di una propagazione di stimoli al cambiamento verso la decarbonizzazione e la sostenibilità, partendo dal basso, dalle iniziative puntuali e locali, dal contributo dei soggetti singoli, che si diffonde rapidamente e intensamente come una dilatazione per contagio. La profonda novità che il paradigma lombardo della transizione energetica e climatica vuole proporre è quella di interpretare il passaggio dal meno al più: dall’idea di minimizzare il ricorso alle fonti fossili ed il consumo di risorse naturali, che è stato l’obiettivo cardine del vigente PEAR, all’idea di incrementare, accrescere, amplificare i fattori propulsivi della nuova economia sostenibile lombarda, con un rilancio del territorio che parta dalle sue vocazioni. Decarbonizzazione e sostenibilità possono essere mezzo e fine della trasformazione evolutiva dei territori, ma il rilancio deve avere come indispensabile combustibile le sue stesse vocazioni intrinseche: le comunità locali, le imprese e l’innovazione.