Produzione di energia elettrica
Il parco di produzione elettrica lombardo è contraddistinto da un'elevata efficienza energetica ed ambientale che rende la Lombardia un'eccellenza nel panorama del sistema energetico nazionale. L'attuale configurazione è il risultato di un profondo processo di ristrutturazione che ha interessato l'ultimo decennio, caratterizzato da importanti progetti di repowering e revamping di impianti esistenti e da progetti di nuove centrali a ciclo combinato.
Sotto il profilo energetico, il rendimento di trasformazione termoelettrica è migliorato complessivamente del 10% (da poco più del 40% ad oltre il 50%), garantendo in questo modo una riduzione del fabbisogno energetico complessivo, a parità di produzione elettrica. La capacità di generazione installata nel 2021 è 20 GW corrispondente al 17% del sistema impiantistico nazionale. In Lombardia circa il 55% della potenza elettrica installata è costituita da centrali termoelettriche alimentate a gas metano (circa 10,5 GW) mentre la potenza rinnovabile installata raggiunge i 9 GW.
Nella mappa si riporta la distribuzione territoriale del parco di generazione lombardo, suddiviso per tipologia impiantistica sia alimentata a fonte fossile sia FER.
Impianti di produzione di energia elettrica in Lombardia
(ARIA, SIRENA20 - Sistema Informativo Regionale Energia e Ambiente)
La Lombardia produce circa il 18% dell'elettricità complessiva (FER+Fossile) prodotta in Italia, mentre consuma il 22% dell’energia elettrica. Nel 2020 l'energia elettrica prodotta è stata circa 50.200 GWh, di cui il 36% da fonti rinnovabili (17.900 GWh), mentre la restante quota è stata generata dal parco termoelettrico regionale (32.200 GWh) e dall'idroelettrico da pompaggio (500 GWh). La quota di importazione è il 24%, in diminuzione rispetto agli anni precedenti.
L'andamento della produzione energetica da fonte fossile presenta un picco negli anni centrali della prima decade del 2000, in virtù del potenziamento del parco termoelettrico. Ma già a partire dal 2007 si cominciano a sentire gli effetti della liberalizzazione del mercato elettrico. Dal 2008 al 2020 la potenza delle centrali termoelettriche alimentate a fonte fossile si è ridotta di 1,5 GW e la relativa produzione è diminuita di oltre il 30%. Nel 2014, anno con la minore produzione elettrica da fonte fossile del periodo, la diminuzione rispetto al 2008 è stata del 70%, a fronte di una produzione da fonti rinnovabili di poco meno di 20.000 GWh. É emblematica la corrispondenza tra la (ri)crescita delle importazioni e la diminuzione della produzione termoelettrica da fonte fossile. Negli anni dal 2013 al 2015 si è verificato il sorpasso tra l'energia elettrica importata e quella fossile prodotta in Lombardia; dal 2017 invece la produzione termoelettrica fossile è ritornata maggiore dell'importazione. Nel 2020, per la prima volta, si è verificato il sorpasso dell'energia elettrica prodotta da FER sull'energia elettrica importata.
Per ulteriori approfondimenti si veda sezione dedicata alle FER.